12.2.08

Into the night

È l'una, domani ho la levataccia, sono sotto esame, non ho ancora risposto a nessuno dei vostri commenti e l'ora tarda che farò genererà in me sensi di colpa tali che di certo non mi deciderò a farlo prima di domani sera; ma ho visto Into the wild, ed ho bisogno di scrivere.
Probabilmente non dirò molto. Comprendere questo film o, no, comprendere piuttosto l'urlo di Chris/Alex, significa non aver bisogno di parole per trasmetterlo. Significa fissare la telecamera per qualche fuggente secondo e col solo sguardo dire: "questa è una telecamera, perché questo è un film. Ma c'è stato qualcuno, almeno uno, per cui tutto questo non è stato un film. Qualcuno che tu capisci".

To put meaning in one's life may end in madness,
But life without meaning is the torture
Of restlessness and vague desire --
It is a boat longing for the sea and yet afraid.

[da Edgar Lee Masters, George Gray, in Antologia di Spoon River]

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono caduto quasi accidentalmente nel tuo blog. E considerato che ho avuto modo di vedere il film in questione di recente, mi sento di lasciare un commento.
Il senso del film è di grande apprezzamento, ma poco meno sensato è stato - a mio parere - l'estremismo della reazione del ragazzo.
Insomma, accorgendosi di trovarsi scomodo in quel mondo, ha deciso di andare via, all'avventura, da solo, a scoprire. Ma credo che avrebbe potuto raggiungere i suoi stessi scopi anche senza bruciare quei soldi; anche senza arrabbiarsi con suo padre quando gli aveva offerto una macchina nuova, al quale avrebbe potuto più semplicemente spiegare quanto per lui fosse importante quella che già aveva, e il suo non bisogno di qualcosa di nuovo; anche senza morire, insomma.
Ora non conosco il grado di precisione con cui il film ripercorre la storia vera, ma per quanto sia ammirevole vedere una persona che con vero coraggio è uscita fuori dai soliti schemi per qualcosa di più - davvero, altrettanto dispiacevole è, però, scoprire la drammaticità della storia.
Anche se il senso della sua morte gli fa' onore, sicuramente, oltre che accrescere l'impatto del film sullo spettatore.
Proprio bello, comunque.

Un saluto.