23.1.07

Firma anche tu!

Petizione

Contro lo sfruttamento di questo Dio Padrone

Per una Libera Riconvertibilità del Denaro in Tempo

Basta, siamo stanchi! È ora di finirla, non è più l'epoca dei Tuoi sporchi privilegi!
È arrivato il momento che l'umanità si renda conto che il tempo è un bene comune, e spetta di diritto a tutti gli uomini e a tutte le donne! Non siamo più disposti a vedercelo strappar via con l'ignobile scusa per la quale saremmo ricompensati in danaro, quello stesso che si vuole che noi si spenda in vilissima merce!

È per questo motivo che:

Associazione Aventi Diritto Uniti, ADOCN - Associazione Donne sull'Orlo di una Crisi di Nervi, Associazione Filosofi a Tempo Perso, Associazione Hobbisti Compulsivi, AIV - Associazione Indecisi Volontari, AIVA - Associazione Impiegati con Velleità Artistiche, Associazione per la Cultura Enciclopedica, Curiosi & Curiosi Associati, LaRecherche O.N.LU.S., Ordine degli Intellettuali Generici, PDI - Pieni di Impegni Onlus, Sindacato Esseri Viventi, S.MU.S.MA.NO.P. - Sindacato Musicisti Sì Ma Non di Professione, STN - Associazione di promozione personale Sappiamo Tutto Noi, Studenti Frustrati Onlus, Studenti Secchioni Onlus, Superamici Onlus

ESIGONO
entro il 2007 la liberalizzazione del mercato del tempo, da attuarsi mediante la creazione di sportelli di scambio tempo - denaro, con prezzi calmierati (1 euro = 1 ora) per la durata di mesi 12. Esigono altresì convenzioni statali per le piccole e medie imprese (che tanto di grandi non ce ne sono).
Se entro il giorno 29.01.08 Essi, nella persona di Dio, non avranno adempiuto alle richieste succitate, e se alla data del 29.07.07 i Firmatari non otterranno in forma scritta prova dell'avvenuta presa visione della presente e dell'impegno a soddisfare le istanze proposte, sarà indetto uno sciopero generale di tutte le categorie dell'universo a tempo indeterminato.

I Firmatari


17.1.07

Che voi siate maledetti :D

E io, che ci casco semprissimo, acconsento volentieri. Almeno aggiornerò una buona volta, visto che sto - bloggamente parlando - in stasi produttiva da un bel po' troppo.

E dunque:

«... dell'opera d'arte è necessario e nulla si può aggiungere e nulla sottrarre, sarebbe rotta se si sopraelevassero ancora due piani?
- la simmetria: è l'equilibrio negli edifici formali, a carattere... »

Interessante? Coinvolgente? No? Peggio per voi. :D

Sono, come richiesto dal buon ABS/Prostata, le righe 6, 7, 8 della pagina 123 del primo libro che ho sottomano, ovvero quello che sto per concludere, altrimenti noto come Saper vedere l'architettura, del gran Bruno Zevi. Un must per chi ama la prima delle Arti Liberali.

Ma, lo confesso, sono stata assai tentata di fornirvi le righe 6, 7, 8 della pagina 123 de Le valutazioni per lo sviluppo sostenibile della città e del territorio, di Fusco Girard e Nijkamp, ma non ho avuto cuore di sottoporvi a:

«... alternative non riconducibile a una sola dimensione, ma che obbliga ad un confronto multidimensionale, cioè allargato anche a parametri non monetizzanti e ad un processo pubblico di partecipazione.»

Insomma, lo capite benissimo perché volevo scansarvene :D
E poi tanto non lo leggerò mai tutto...

Ma, dunque, fatto questo inutile giochicchio, passo immediatamente la rogna a un po' di voi: Inafferrabilerey, *A*N*G*E*L*, Jack Frusciante, Indiano, Lalogica, Suncesija, The Legs e Il Jere'!

Riecco più chiaro il regolamento, visto che son stata pressochè incomprensibile.

REGOLAMENTO:
Piglia un libro, il primo che hai sottomano, vai a pagina 123, salta le prime 5 righe e scrivi le successive 3.

Zazzazzero,
Maat.

8.1.07

Incompréhensible

S'il se vante, je l'abaisse,
S'il s'abaisse, je le vante;
Et le contredis toujours,
Jusqu'à ce qu'il comprenne
Qu'il est un monstre incompréhensible.


[dai Pensées di Blaise Pascal]


6.1.07

Giuro che detesto il sabato.

Ecco, l'ho detto. A mio rischio e pericolo di sembrar maleducata ed asociale. Sia io tutto questo, se il sabato dev'essere quello che è!
E cos'è mai il sabato?
Sabato è che si deve uscire per forza, che se non si esce ci dev'essere una buona ragione.
Sabato è che è tardi, sono già le nove. Eh? ma cos'è, il cinema? Per una volta che "domani non si va a scuola" mi devo andare ad impelagare in orari del menga!
Sabato è se non andiamo si offendono.
Sabato è ieri ho comprato la cosa elegante e me la metto sabato.
Sabato è non puoi restare a casa da solo a leggere, è triste!
Sabato è non puoi restare a casa da solo a studiare, è asociale!
Sabato è non puoi restare a casa da solo a suonare, è sgarbato!

Sabato così è una schifezza, ve lo dico io.

5.1.07

Il tormento e l'estasi

Oggi non so cos'ho. O meglio, sono alcuni giorni che sto in questo strano modo.
Soffro di una curiosa insonnia che mi porta a chiudere occhio per non più di due o tre ore a notte, e in quelle poche mi capitano incubi d'ogni sorta. Nelle altre, sono preda di una inarrestabile estasi creativa. I miei occhi chiusi vedono centinaia di immagini diverse, concepiscono progetti di allegorie dipinte e musicate. Un vero e proprio bombardamento di idee. E anche se un poco di stanchezza mi prende, la tachicardia e l'agitazione sono tali che devo necessariamente alzarmi e prender nota di ogni cosa per il giorno dopo, ma poi finisce che mi ci metto a lavorare subito.
Di conseguenza, durante il giorno ho un fortissimo bisogno di dormire cui, per forza di cose, devo dare ascolto, e quindi la notte successiva siamo allo stesso punto. Ed è un gran dire che devo cercare di dormire di notte. Tre notti fa mi sono svegliata alle 5.00 (essendomi addormentata alle 2.00) e mi son messa a leggere nella speranza di riprendere sonno, ma nulla fino alle 8 passate, tanto vale alzarsi. Stanotte ho provato ad inchiodarmi le palpebre e a non alzarmi, ma avrò dormito sì e no quelle due ore di cui vi dicevo, non consecutive, ed entrambe rigorosamente corredate da sogni irrequieti che mi fanno svegliare dopo poco; alla fine ho battuto sul tempo la sveglia di un'ora e passa, e in piedi alle 6.20.
Ho prodotto due bozzetti per un'allegoria dell'architettura, ho qualche idea per quella della musica ed ho ideato anche un altro disegno che chiamerei "L'Imperatore". Inoltre ho quasi finito un articolo che avevo iniziato giorni fa.
Allora mi son detta che, se non per eccesso, devo andare per difetto. Starò sveglia tutto il giorno e vediamo se stanotte non mi prende il "sonno caposotto", come lo chiama mia madre! Dunque dalli con la caffeina e poiché saprete che non amo il caffé, mi son dedicata ad un Earl Grey a base di darjeeling ed ho rilanciato con una tazza di maté. Qualcuna di quelle maledette grüntee-bonbons non sembrava stonare e la dicitura "mit koffein" mi convinceva, quindi giù anche con quelle.
Mentre scrivevo l'articolo però, intorno alle 9.45, mi è venuto un gran sonno. Ho pensato che era ancora relativamente presto (relativamente ai miei standard, s'intende) e che potevo permettermi un'oretta di riposo. Manco per niente. Alla chiusura delle palpebre mi è balenata in mente ogni singola parola di questo post, nell'ordine. E dopo vari minuti a cercare di convincermi che l'avrei scritto al risveglio, ho ceduto, ed eccomi qua.
Porca miseria! L'ultima volta che ho sentito una descrizione come questa, al tipo stava venendo un cancro al cervello... vabé, era pur sempre John Travolta in Phenomenon... spero che l'esempio non calzi.
Detto questo, il sonno m'è passato e non mi resta che comportarmi di nuovo come aspirante ingegnere-architetto, aspirante poetessa, aspirante pittrice ed aspirante musicista.

Ma un musicista aspirante è un musicista cocainomane?

Non so. Per come mi sto sentendo, probabilmente sì.
Amen.

3.1.07

Un pugno di felicità, tutta per me, tutta da te

«Intanto io rifletto, chi lo sa, forse la vita è tutta qua
abbiamo un bel cercare nelle strade e nei cortili,
cosa c'è, cosa c'è?
C'è un mondo che si chiude se non ha un pugno di felicità
io sono sempre triste, ma mi piace di sorprendermi felice
insieme a te.»

[Da Paolo Conte - Wanda]

1.1.07

Non amare, e non essere amati.

È semplicemente il prezzo d'essere se stessi (?).