7.3.08

Persa in Persepoli

Aaah. Dopo un'infinita serie di noiosissimi rinvii, finalmente ho dato restauro e posso passare lo straccio qua dentro, che si sta riempiendo di ragnatele.
Per la verità, non è che sia stata proprio ligissima (?) al mio dovere di esaminanda, perché mercoledì sera non ho saputo resistere al concedermi la visione di Persepolis, o meglio, al concedermi alla sua visione. Sì, perché è una pellicola cui non ci si può che abbandonare totalmente dall'inizio dei titoli di testa alla fine di quelli di coda.
Potrei dire di tutto e di più su questo straordinario film. Ma non lo farò, come non l'ho fatto qualche tempo fa per Into the wild, perché non voglio togliere nemmeno una parola allo stupore che, sono sicura, non potrà che ingoiarvi quando andrete a vederlo. Perché ci andrete, è un ordine.
Ad ogni modo, state attenti alla domanda che vi faccio. Se vi va, venite a rispondere una volta visto il film, ma badate che avete una sola chance. Dentro o fuori.
A prescindere da quale fosse la sua intenzione, a prescindere dal messaggio che lei possa aver voluto mandare e dal fatto che ci sia riuscita o no (che ne sappiamo?), cosa sentite di aver imparato dal film di Marjane Satrapi?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

a breve, lo vedrò!

Anonimo ha detto...

rispondo stra-in_ritardo perchè l'ho visto solo ieri, e ti dirò che mi è piaciuto molto sopprattutto per i tanti spunti di riflessione che lascia, ma anche per l'originalità eccezionale del film.

Cosa ho imparato? probabilmente non tantissimo, ma ho potuto assaporare l'importanza della libertà sociale come requisito fondamentale per riuscire anche a sentirsi liberi nel suo senso più pieno.
Il film stesso mette alla luce le difficoltà della protagonista nel riuscire a trovare l'amore e nel sopportare delusioni. Così vedo il suo cammino di vita una lotta continua per sentirsi un giorno veramente libera.
Una libertà che va' ancora oltre quella del vivere in uno stato democratico e rispettoso della libertà sociale di ogni cittadino.
Una libertà che possa dirsi davvero piena.