30.5.06

L'arte di lasciarsi sedurre

Non c'è dubbio che nella vita occorra fare delle scelte e che ogni scelta corrisponda immancabilmente all'intraprendimento di una direzione, il che, come sappiamo, ci toglie la possibilità di percorrerne contemporaneamente alcune altre.
E ciò, è ben noto, costituisce il più grave dei miei dilemmi esistenziali. :D
Ma le scelte vanno fatte, tant'è vero che consapevolmente ho dato un ben preciso taglio a questo mio 2006. Chiaramente già comincio a pentirmene, ma non sarebbe altrimenti se la scelta fosse stata l'opposta; ecco perchè mi siedo al mio pc (o meglio: a quello di mio fratello temporaneamente capitato sotto le mie grinfie, visto che il mio non ne vuol proprio sapere) per raccontare a voi un po' di quel mondo di cui mi sto privando e che prepotentemente ogni sera viene a far visita alla mia intelligenza per richiedere lo spazio che gli spetterebbe di diritto nella mia vita.«Una coscienza cattiva può pur rendere interessante la vita.»

«... aveva una natura di poeta, una di quelle nature che non sono, per così dire, né abbastanza ricche né povere abbastanza per saper disgiungere perfettamente la poesia dalla realtà.»

«Egli non apparteneva al mondo della realtà; eppure i suoi rapporti con esso erano molti. Egli vi penetrava sempre addentro, profondamente: eppure anche quando più nella realtà si era profondato, rimaneane sempre al di fuori.»

«Egli soffriva di una exacerbatio cerebri, sì che il mondo reale non poteva avere per lui sufficiente stimolo, se non in modo interrotto, a momenti.»


«Si pesca sempre meglio nelle acque agitate.»


«Io stesso mi riconosco appena: il mio cuore tempesta come un mare rigonfio in appassionata procella. Un altro crederebbe che la mia nave tagli con la punta l'onda alta e che debba nel suo viaggio terribile precipitar negli abissi: ma v'è un marinaio che siede lassù, invisibile tra l'alberatura, e sa diriger la rotta.
Scatenatevi pure in procella, selvaggi elementi! Anche le onde gettin la schiuma fin nelle nuvole, voi non potrete arrivare fino a me: io siedo tranquillo, simile a un re degli scogli. Ma talvolta m'è difficile di trovar terraferma, e come un uccello marino cerco luogo ove calarmi nel mare infuriato dell'animo mio; eppure una tale eccitazione è il mio elemento, e io vi costruisco sopra, come l'alcione costruisce il suo nido sul mare.»

«Caso maledetto, io ti attendo. Io non voglio vincerti con delle massime o con ciò che i pazzi chiamano carattere. Io voglio poetizzarti. Non voglio esser poeta per altri: mostrati e io sarò poeta - poi mi pascerò della mia propria poesia e questo sarà il mio nutrimento.»

«... il suo sguardo è così infantile e nello stesso tempo così provocante; il suo spirito è così incantevolmente riserbato, eppure così avido di saper tante cose!»

«non è un'arte il sedurre una ragazza, ma lo è ben il saperne trovare una degna di esser sedotta.»

«Ogni amore, persino l'amore infedele, quando in esso si sia saputo conservare il necessario "quantum" estetico, è pieno di mistero.»

«Eppure il dio dell'amore è cieco e quando si è accorti non è difficile d'ingannarlo. L'arte vera è di acquistar la più grande percettività emotiva, di saper quale impressione si faccia e quale se ne riceva da una fanciulla. In questo modo si può essere innamorati di molte in una volta, perché si è innamorati in modo differente delle speciali qualità che ognuna possiede. Amarne una sola è troppo poco, amarle tutte si chiama essere superficiali; ma conoscere se stesso e amarne quante sia possibile, saper nascondere nella propria anima le potenze dell'amore, sì che essa ne riceva il suo nutrimento mentre la coscienza abbraccia il tutto - questo è il piacere, questa è la vita!»

«Ma ciò che mi disturba terribilmente in un fidanzamento è la morale che l'accompagna. Nella scienza, come nella vita, l'etica è sempre in ugual modo noiosa. Quale contrasto! sotto il cielo dell'estetica tutto è bello, pieno di grazia, alato: ma dove entra l'etica il mondo si fa squallido, brutto e indicibilmente noioso.»

«Ella si muove nella melodia della sua anima: io sono solo l'occasione per cui ella si muove. Io non dimostro il mio amore per non destarla dal sogno: e sono pieghevole, sciolto, impersonale quasi come una sensazione.»

«Lasciamo pure alla gente saputa l'orgoglio di non cadere mai in contraddizione. La vita di una fanciulla è tanto ricca! ed è perciò ricca anche di contraddizioni, e contraddizioni suscita.»

«Si può desiderare qualcosa nello stesso tempo che la si possiede?»

«Da che vien tutto questo? - dalla ricca unità del tuo essere o dalla povera complessità del mio? - Amare te non è forse amare un mondo?»


«Cordelia mi sorride, mi saluta, mi fa cenno come se fosse mia sorella. Uno sguardo basta a ricordarle che è la mia amata.»

«Cordelia mia,
un abbraccio è una battaglia?
Tuo, Giovanni»

«Cordelia è mia! Io non lo confido, com'è costume, alle stelle perché non capisco che interesse possano prendervi quei mondi lontanissimi. Tanto meno lo confido agli uomini, neppur lo confido a lei stessa. Io serbo questo segreto per me, non ne ragiono che con me, e solo bisbigliando, anche nei miei più segreti soliloqui.»

«V'è in lei una forza, una energia simili a quelle di una Walchiria, ma amorosamente temperate dall'amorosa languidezza soffusa su tutta la sua persona.»


«Io credo che si potrebbe viver assorti continuamente nella contemplazione di un essere femminile. Chi in questo non convenga o chi da tal meditazione non tragga un senso di piacere, tutto potrà essere, tranne che un vero esteta; poiché ciò che nella estetica vi è di più mirabile, di più divino sono appunto i rapporti di intimo collegamento in cui essa si trova con il bello reale.»

«Ogni stato sociale ha dei costumi e soprattutto delle menzogne convenzionali.»

«E l'amore ama l'infinità: l'amore teme i confini.»

[da Il diario del seduttore, Søren Aabye Kierkegaard, 1843]

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