8.4.06
Visioni
III
[...]
Se non spezzi le catene durante la tua vita,
quale speranza di liberazione nella morte?
[...]
Kabir dice: «È lo Spirito di ricerca
che aiuta. Io sono schiavo
di questo Spirito di ricerca».
VI
[...]
Quando l'amore per l'Io e per il Mio
sarà estinto, solo allora
l'opera del Signore sarà compiuta.
Perché il lavoro non ha altro scopo,
se non di portare alla conoscenza.
Quando ciò avviene, allora
il lavoro è terminato.
XVII
[...]
Che meraviglioso loto sboccia nel cuore
della ruota che tesse l'universo!
Solo alcune anime candide
ne provano vera delizia.
La musica pervade tutto,
e la il cuore è partecipe
della gioia del Mare Infinito.
[...]
Là la Musica Silente risuona.
È la musica dell'amore dei tre mondi.
XIX
[...]
Hai dormito per innumerevoli epoche.
Non vuoi destarti nemmeno questa mattina?
XX
A quale riva vorresti traghettare,
oh cuore mio? Nessuno è in viagio
davanti a te, non c'è alcuna strada.
Dov'é il movimento,
dov'è la quiete su quella riva?
Non c'è acqua. Né c'è barca,
né c'è barcaiolo.
Non c'è fune a sufficienza per alare
la barca, né c'è uomo per tirarla.
Né terra, né cielo, né tempo,
né altro là. Né riva, né guado!
Là, non vi sono né cormpo né mente.
E dov'é il luogo che spegnerà
la sete dell'anima? Non troverai
nulla in quel vuoto.
Sii forte, entra nel tuo stesso corpo.
Poiché là lo sgabello è ben saldo.
Valuta tutto ciò, oh cuore mio!
Non andare altrove.
Kabir dice: «Abbandona ogni fantasia
e rimani fermo in ciò che sei».
XXXII
Danza, cuore mio!
Danza oggi con gioia.
I canti d'amore colmano di musica
i giorni e la notte, e il mondo
ne ascolta le melodie.
Pazze di gioia, la vita e la morte
danzano al ritmo di questa musica.
Le colline e il mare e la terra
danzano. Il mondo dell'uomo
danza fra risa e lacrime.
Perché indossare l'abito del monaco,
e vivere lontano dal mondo
in solitario orgoglio?
Guarda! Il mio cuore danza
nella gioia di cento arti.
E il Creatore ne è lieto.
XXXVII
[...]
Quando un cavaliere coraggioso
scende in campo, una schiera
di codardi si mette in fuga.
Dura e faticosa è la lotta di colui
che cerca la verità. Perchè il voto
di colui che cerca la verità
è più impegnativo di quello
del guerriero, o di quello della vedova
che seguirebbe il proprio sposo.
Il guerriero combatte per poche ore,
e la lotta della vedova con la morte
si esaurisce in fretta.
Ma la battaglia di colui che cerca la verità
continua giorno e notte, e non trova fine
che con la vita.
LXII
[...]
E chi può aver insegnato all'amore
a trovare beatitudine
nella rinuncia?
XCI
Io ho appreso il sanscrito. Quindi,
lascia che tutti gli uomini mi chiamino saggio.
Ma a che pro tutto questo,
se vado alla deriva, arso dalla sete,
e consumato dalla fiamma del desiderio?
[da I canti di Kabir, poeta mistico indiano, XVI secolo]
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