15.2.07

Cronaca di una vita universitaria

Ho capito: mi sento vivere solo quando il mio corpo fa sforzi paragonabili a quelli del mio cervello.

Oggi: casa - Poliba - casa, a piedi con addosso Pablo (per chi si fosse messo in ascolto soltanto ora, è il mio portatile), la borsa solita con dentro proverbiale astuccio, agenda, AA. VV. - Progettare tetti e coperture, AA. VV. - Repertorio di particolari costruttivi per l'edilizia residenziale, Yunus Cengel - Termodinamica e trasmissione del calore (testi universitari di architettura tecnica e fisica tecnica) ed una busta con dentro le stampe di AT2, una copia degli ultimi numeri di AREA e di CASABELLA (riviste di architettura in costosissime e pesantissime carte patinate).

Insomma: quanto fa 11 kg x 5 km?
Che ne so. Sono solo un ingegnere, io.




















[Foto: io in un momento di pausa.]

Inoltre: Sigmund, corro in tuo aiuto!! Ho trovato un suggerimento per te: heimlich puoi tradurlo liberamente con confidenziale, in italiano. Che ne pensi? Ha anche qui quell'inquietante doppio senso. ;)

9 commenti:

prostata ha detto...

Concordo sul fatto che sia necessaria la fatica fisica per amplificare il godimento e la sensazione di essere ancora in vita. Però la foto... xD

Anonimo ha detto...

Ma il blog
della Logicadelmembro
non è più accessibile?

Ferenczi

Anonimo ha detto...

Ciao Maat,
google è uno scrigno magico, non sai mai quello che ne uscirà. Carcavo il blog di Maat, ma non sei tu... è una tua omonima.
Scusa l'intromissione, cmq trovo il tuo blog molto interessante.

Jack Frusciante ha detto...

Puoi provare a fare un bell'integrale curvilieo, tu te lo ricordi ancora come si fa, io per fortuna no, e non credo che mi servirà mai più ;-) Rimane un profondo ed inquetante interrogativo sull'immane sforzo del tuo cervello, che so che non proverai a descrievre a noi profani... Jack parte per la Val Badìa, ti lascia sola coi tuoi sforzi, tornerò con qualche frattura da sci, se avesse il tuo indirizzo ti manderebbe una cartolina, lui, che è "old fashioned" ;-) (meglio - vecchio stile). P.S. la prossima volta fai prima se ti porti il Poliba a casa o ti fai prestare il teletrasporto dal Dott. Spack (?).

duni ha detto...

cominciamo a privarci di freud..fidati rossella :)

Marco ha detto...

Pablo...geniale dare un nome ad un piccì! dovrei farlo anch'io.. =D

[oddio, i miei commenti sono sempre così stupidi..]

Maat ha detto...

Eheheh, ma io do i nomi un po' a tutto.
Ho una macchina che si chiama Polly, un portachiavi che si chiama Amico, le chitarre rispettivamente di nome Porcelina, BubleBee ed Heitor e una matita di nome Matito :°°D

Comunque, uomo dal commento stupido (scherzo ovviamente ^^), ho cercato di omaggiarla di altrettanto ma voi tipi FotoSensibili avete un blog assai oligarchico! :P

Maat ha detto...

Per doonie: mannò, povero Sigmund :D

Anonimo ha detto...

ogni volta che si vede cavallo.... ci sono io... il tuo come stà??