17.11.08

A volte ritornano

Ci risiamo.
Ebbene, sapete, ho passato questi mesi un po' dentro me stessa, alla ricerca di certe motivazioni e via dicendo; insomma, una triste e consueta storia di solipsismo che senz'altro non siete venuti qui per leggere. Se siete ancora qui, invece, è senz'altro per qualche altro motivo che ancora mi sfugge; ma devo ringraziarvene immensamente.
Se, infatti, a ventiquattr'anni ormai da qualche giorno suonati, ho ancora il desiderio di sedere qui e scrivere, lo devo in primo luogo a voi, chiunque siate, che in quasi tre anni di saltuaria frequentazione (mia e vostra) di questa bettola della chiacchiera romantica mi avete tenuta stretta alla tastiera con le vostre tante, piccole sorprese quotidiane.
E di quanto queste abbiano riempito certi sghembi spazi residuali della mia esistenza mi sono accorta solo quando ho voluto privarmene, per riuscire a ripercepirne l'importanza. E deve aver funzionato. Che dite?

Ma bene, basta con i lacrimoni. Oggi è giorno di festa!
Se ne avrò il tempo e il modo (leggasi, l'aiuto ;>) farò, come promesso, un po' d'ordine qui nella catapecchia.
Nel frattempo però, va detto, non sono stata propriamente con le mani in mano. Ho studiato, come mio solito, ed ho deciso di aprire quell'altro blog di cui avevo cominciato a parlarvi mesi or sono. Devo dire che non va ancora propriamente a regime, ma si tratta di qualcosa di serio, che richiede studio approfondito prima della scrittura e che ha fini di indagine a livello professionale. Insomma, ho bisogno di tempo. :)
Se intanto volete dargli una sbirciatina, ecco qua: http://architetturadifficile.wordpress.com/.

E allora dunque, in alto i calici. Bentornata a me e bentrovati voi. Si ricomincia!


[Marlene Dumas, Genetiese Heimwee, 1984]